mercoledì 27 aprile 2011

ISTRIA: I MIGLIORI SITI DI INFORMAZIONE TURISTICA

ISTRIA:
ISTRIA SLOVENA, vivere                  per alloggiare
I FEEL IN SLOVENIA                          per alloggiare
ISTRIA                                                       per alloggiare
HISTRICA
CROAZIA, ISTRIA                                per alloggiare
IHA-DA PRIVATO A PRIVATO



***********

I MIGLIORI SITI RIGUARDANTI LA SLOVENIA IN GENERALE:

martedì 26 aprile 2011

Scheda *** LA PARENZANA *** La pista ciclopedonabile ricavata dal tracciato dell'ex ferrovia Trieste-Buie-Parenzo


SITI INTERNET ATTINENTI:  Museo ferroviario di Trieste     Museo della Parenzana a Isola      forum
DESCRIZIONI:   con Wikipedia     dal sito di Capodistria       dal sito  istrianet.org      dal sito Istra.ht          con Maratonumag       
un ottimo sito        altro sito 1   
Gruppi su facebook   uno    due  
video 1   2     3    4     altri
RICERCHE:   con Google        con Google immagini            video su You Tube 

LE SETTE GITE ESCURSIONISTICHE EFFETTUATE LUNGO IL TRACCIATO DELLA EX-FERROVIA "PARENZANA":
1) Parenzana: tratto Villanova-Visignano-Santa Domenica-Baldassi-Visinada
2) Parenzana: Parenzo e tratto Visinada-Raccotole-Caroiba-Montona-Levade
3) Parenzana: Buie, Grisignana e tratto Portole-Piemonte-Castagna 
4) Parenzana: Santa Lucia e tratti San Bortolo, Sicciole, casello Salvore e Buie, Tribano, Grisignana
5) Parenzana: Sicciole e tratto Santa Lucia-Portorose-Strugnano-Isola-Capodistria e tratto Bertocchi-Decani-Scoffie
6) Parenzana: tratto Capodistria-Bertocchi-Scoffie-Aquilinia e poi fino a Campo Marzio
7) gita lungo la "Parenzana": Montona e tratto Portole-Piemonte-Castagna-Grisignana

Tratto da un'opuscolo turistico:













IL TRACCIATO DELLA PARENZANA tratto dal libro Cara Parenzana  di Giulio Roselli



































domenica 24 aprile 2011

Scheda *** TRSEK-TERSECCO *** paese dell'Istria slovena

Il paese sarà visitato durante la gita   "andar per i remoti paesi dei due rami iniziale del Dragogna"

Cliccare due volte sulle immagini per visualizzarle a schermo intero

SITI INTERESSANTI:
Trsek-Tersecco con Wikipedia  oppure  con Wikideep

Testo tratto dal libro "Istria" di Dario Alberi


Scheda *** BORŠT-BOSTE *** paese dell'Istria slovena

Il paese sarà visitato durante la gita del "andar per i remoti paesi dei due rami iniziale del Dragogna"

cliccare due volte sulle immagini per visualizzarle a schermo intero


Tratto dal libro "Istria" di Dario Alberi

SITI INTERESSANTI:

Boršt-Boste da Wikipedia oppure con Wikideep
dal sito  Spendiamomeno
una pagina nel  facebook

Una descrizione: 
A Boste (in sloveno Boršt), che è secondo la tradizione, il luogo natale di San Nazario, patrono di Capodistria, si trova la chiesa più bella e probabilmente la più antica della zona: è consacrata a San Rocco e San Sebastiano ed è in stile romanico. È una costruzione semplice, a pianta rettangolare con abside esterna e con campaniletto a vela biforo. Risale al XIII secolo e custodisce, anche se in frammenti, dei bellissimi affreschi venuti alla luce durante gli ultimi restauri avvenuti in tempi recenti, e tre graffiti glagolitici. Anche qui, come in tanti altri paesini dell’Istria, la popolazione locale la fece costruire ai tempi delle epidemie di peste, consacrandola ai santi che secondo le credenze, potevano salvarli dal contagio. Dopo la scoperta dei preziosi dipinti murali interni, l’altare centrale, dedicato ai Santi Rocco e Sebastiano e decorato con delle statue lignee dei due protettori, è stato trasferito su una delle due pareti laterali. All’interno di questa chiesa si conserva anche un gonfalone sul quale San Rocco viene raffigurato, tradizionalmente, con il bastone, seguito da un cane. Il vessillo viene portato in processione ogni anno, la terza domenica di agosto, quando in paese si organizza una grande sagra in onore di San Rocco. È proprio un peccato che né nel piazzale antistante questa costruzione, che è stata rinnovata non molti anni or sono, né sulla chiesa stessa non ci sia un’indicazione con qualche dato storico sul suo elevato valore artistico.
Nelle immediate vicinanze di questa chiesa, nella piazza del paese c’è poi un’elegante cappelletta dedicata a San Nazario, mentre una chiesa dedicata a questo santo, nella quale si custodisce un antico quadro che lo raffigura in abiti vescovili con sullo sfondo la sua città, si trova nel cimitero del paese situato lungo la strada che porta al villaggio di Glem.

Scheda *** POPETRE-POPETRA *** paese dell'Istria slovena



Il paese sarà visitato durante la gita   "andar per i remoti paesi dei due rami iniziale del Dragogna"

cliccare due volte sulle immagini per visualizzarle a schermo intero

SITI INTERNET: 

Popetre-Popetra con Wikipedia    oppure  con Wikideep                   dal sito Spendiamomeno


***********

Popetre

Il paese si trova nel cuore dell’entroterra capodistriano. Le prime fonti scritte risalgono agli inizi dell’XI secolo. La piazza del paese conserva un vero e proprio gioiello – la chiesetta di Sant’Andrea e Giacomo con le campane sistemate nelle guglie. Nel presbiterio in stile gotico si trovano affreschi risalenti al 1490. Nella chiesa è inoltre conservato un messale glagolitico risalente al 1661.

*************


Il testo è tratto dal libro  "Istria" di Dario Alberi


Scheda *** DRAGONJA-DRAGOGNA *** fiume dell'Istria slovena

La valle del fiume Dragogna sarà visitata durante la gita  "andar per i remoti paesi dei due rami iniziale del Dragogna"

Cliccare due volte sulle nimmagini per visualizzarle a schermo intero
SITI INTERESSANTI:
Dragonja-Dragogna dalla Wikipedia  oppure  con Wikideep
con Burger, visioni a 360°                      con Kraji
dal sito Spendiamomeno



Il testo e la mappa sono stati tratti dal libro "Istria" di Dario Alberi

Scheda *** TRUŠKE-TRUSCOLO *** paese dell'Istria slovena



Il paese sarà visitato durante la gita   "andar per i remoti paesi dei due rami iniziale del Dragogna"

Cliccare due volte sulle immagini per visualizzarle a schermo intero
SITI INTERESSANTI:


 
Tratto dal libro "Istria" di Dario Alberi"













La parrocchiale di Truscolo, dedicata a San Canziano, è un’antica chiesa che subì rinnovi sostanziali e consistenti nel 1778. Stando a quanto raccontano gli abitanti dei borghi dei dintorni, per costruirla si ricorse al materiale edile di una chiesa più antica e ormai abbandonata dedicata alla Beata Vergine che si trovava a Vršič, una delle frazioni vicine. Vi si accede lungo un vialetto affiancato da sei alti cipressi. L’entrata principale della chiesa è protetta da una pensilina a coppo. A parte l’insolito campaniletto a vela triforo, che nelle due finestrelle più basse ha ancora entrambe le campane, è molto particolare sia all’esterno che all’interno per le quattro ampie absidi laterali, due per lato, intonacate di bianco e ricoperte come il tetto, a coppo. Ciascuna di queste contiene un altare abbellito da pregiate pale che sono opera del pittore tedesco Franz Wissiak. Il soffitto è affrescato con un dipinto allegorico che raffigura una cicogna che nutre i suoi piccoli e che rappresenta l’allegoria della trasposizione del Cristo che ha nutrito l’umanità col suo corpo e con il suo sangue mentre sulla parete che sovrasta l’altar maggiore sono stati affrescati, l’uno rivolto verso l’altro, quasi a specchio, due angeli inginocchiati. L’altare principale, che è del 1778, è abbellito da un dipinto che raffigura i Santi Canzio, Canziano e Canzianilla ed il loro pedagogo Proto. Secondo la passio, Canzio, Canziano e Canzianilla erano tre fratelli romani vissuti tra la fine del III e l'inizio del VI secolo, imparentati con la nobile e potente stirpe degli Anici. Furono educati alla fede cristiana da Proto. Con l’imperversare delle persecuzioni cristiane, dopo l’uccisione dell’imperatore Carino che era loro parente, non potendo più contare sul suo appoggio, i Canziani decisero di abbandonare la città. Liberarono tutti i loro schiavi dopo averli battezzati, vendettero tutti i loro beni, distribuirono il ricavato ai poveri e lasciarono Roma per trasferirsi ad Aquileia, dove possedevano terre e case e dove contavano di godere del sostegno di Crisogono. Giunti nella metropoli altoadriatica furono informati però dell'arresto e del martirio subito dal loro amico in un luogo chiamato Aquae Gradatae, oltre il fiume Isonzo. Alcune notti dopo ebbero la visione di Cristo che li esortava a recarsi sul posto, ed essi allora si rimisero in viaggio a bordo di un carro trainato da mule, accompagnati dal fedele Proto. Giunti alle Aquae Gradatae s'inginocchiarono sulla tomba di Crisogono per pregare; poco dopo furono raggiunti dalle guardie inviate dai magistrati aquileiensi Dulcidio e Sisinnio, a seguito delle leggi anticristiane emanate dall'imperatore Diocleziano. Invitati ad abiurare la fede pena la morte, essi rifiutarono e perciò furono giustiziati sul posto mediante la decapitazione: era il 31 maggio dell'anno 303. Il prete Zoilo provvide alla loro sepoltura non lontano dalla tomba di Crisogono, inumandoli tutti e tre insieme in una fossa rivestita di lastre marmoree; anche Proto fu sepolto nei pressi. Negli anni immediatamente successivi al 313, data dell'emanazione del famoso Editto di Costantino e Licinio, la comunità cristiana di Aquileia eresse sulla tomba dei Canziani una memoria, che nel V secolo fu sostituita da una basilica che probabilmente durante le terribili invasioni degli ungari, che ripetutamente devastarono Aquileia, andò distrutta. I resti di quest’antica chiesa e le reliquie dei tre martiri vennero alla luce durante scavi archeologici negli anni ’60 del secolo scorso. Oggi le preziose reliquie sono custodite nella parrocchiale di San Canzian d'Isonzo.
Dopo il loro martirio il culto dei santi Carinziani si diffuse ben presto oltre i confini aquileiensi: a Ravenna, a Milano, Verona, Seriate, Estampes, Sens, Hildesheim, in Austria e in molti altri centri dell'Istria slovena e croata. Oltre a questa località istriana, anche a Lanischie in Ciceria la parrocchiale del posto è dedicata a San Canziano. Nel suo “Coreographia eclesiastica” iI vescovo di Capodistria Paolo Naldini, ricorda che alla parrocchia di Truscolo facevano capo ai suoi tempi ben 18 confraternite. Oggi tuttavia questo borgo ha pochissimi abitanti e fa parrocchia comune insieme a Maresego.
Siti intenet su San Canziano: da Wikipedia         da Santi, beati e testimoni     da Friulcrea
cliccare due volte sull'immagine per visualizzarla a schermo intero
Tratto dal libro "Incontri con L'Istria, la sua storia e la sua gente" del mons. Luigi Perentin

Trusche (Truške)
- Andando da Boršt verso Maresego, s'incontra l'abitato di Trusche, da dove si gode una bella vista su Capodistria e sui paesi vicini. Interessante la chiesa parrocchiale di S. Canziano (sv. Kancijan).
- Sagra (ultimo finesettimana di agosto).

Scheda *** LABOR-LAURA *** paese dell'Istria slovena

Il paese sarà visitato durante la gita di domenica 16 ottobre 2011:  Andar nei remoti paesi dei due rami iniziali del Dragogna

Cliccare due volte sulle immagini per visualizzarle a schermo intero
 
Testo tratto dal libro "Istria" di Dario Alberi 

 



La pianta di Labor-Laura è ricavata da Google Earth
  


sabato 23 aprile 2011

Scheda *** KOŠTABONA-COSTABONA *** paese dell'Istria slovena

Koštabona sarà il paese di  partenza della mia prossima gita Cai:   Andar per i paesi dei due rami iniziali del Dragogna

evento culturale in settembre organizzato da Mojka Zelenko

Cliccare due volte sulle immagini per visualizzarle a schermo intero
                                                      
SITI INTERNET:
Koštabona con Wikipedia oppure con Wikideep
dal sito Spendiamomeno
una pagina in facebook

Sono già stato qui:  
Traversata da Dragogna a Vanganello
Litorale sloveno dell'Istria

Sito internet agriturismo
Video di un nuovo posto di ristoro 
  



La descrizione è tratta dal libro "Istria" di Dario Alberi
**********








COSTABONA- KOSTABONA



Principiamo il nostro percorso da Costabona, borgo sorto come quasi tutti i borghi istriani sui resti di un castelliere. Non entriamo nel paese ci limitiamo ad osservare la chiesa dei SS. Cosma e Damiano. L’edificio è stato edificato nel 1446, ristrutturato nel XVII sec. E’stato costruito completamente in pietra arenaria azzurra con blocchi squadrati manualmente in maniera totalmente simile. Se si pensa che allora non esistevano macchinari adatti possiamo solo ammirare il lavoro certosino degli scalpellini. Il portale della chiesa e la porta laterale sono di pietra bianca calcare dell’Istria.
Nel  1901 è stata fatta un’ulteriore ristrutturazione con l’apertura di una porta nell’abside.









  

Mappa di Costabona